L’inizio di maggio ha rappresentato l’avvio della fase 2 nell’emergenza legata al coronavirus. Proprio in quei giorni lo sport in Italia ha avuto una piccola finestra per provare a ripartire.
Non è (ancora) una vera riapertura, ma intanto qualcosa si è mosso. Insomma, c’è tanto sport business nella chiacchierata che abbiamo fatto con Emanuel Stilo, presidente dello Sporting Milano 3 di Basiglio e parte della proprietà del Golf Club Castello di Tolcinasco.
“Confesso che avremmo preferito ricevere indicazioni più precise e in generale più chiarezza da parte delle istituzioni preposte ma noi stiamo ripartendo mettendocela tutta”.
Questo è il punto di partenza che poi si dirama in diverse considerazioni. “Tra costi, mancati introiti e normative seppur giuste ma onerose da rispettare tutte le strutture stanno vivendo un momento difficile”.
Si riparte un po’ alla volta, disciplina per disciplina. “Anche questo punto ha dei vantaggi ma c’è anche il lato oscuro della medaglia. La riapertura scaglionata potrebbe essere una soluzione per testare le procedure e i protocolli ma è anche anti-economica e poco sostenibile”.
Motivo per cui molti proprietari, gestori e managar sono stati obbligati ad aggiustare il tiro. E a farlo ancor di più nel futuro: “Il modello di business di questi mesi è stato adattato ma a lungo termine quel che fa la differenza per un club sportivo è l’aspetto sociale e socializzante”.
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Allo Sporting Milano 3, struttura di cui Stilo è presidente, oltre al tennis c’è pure il padel, il beach volley, il calcetto, la piscina e la palestra: ogni disciplina ha delle necessità e degli obiettivi diversi in questa delicata fase per tutto il management.
Questo e molto altro in mezz’ora con… Emanuel Stilo