Paolo Pustetto è professionista PGA, maestro del Golf Club Verona e attento osservatore delle dinamiche digitali legate al suo sport. Nella nostra “Mezz’ora con” ci spiega come ha approfittato di questo stop per formarsi ulteriormente e quali modifiche adotterà quando tornerà a fare lezione con gli allievi. Tra stick, guanti monouso e schermi aggiuntivi.
Paolo Pustetto oltre al box e al campo da golf ha una presenza molto solida anche sui social network, specialmente su Instagram. “È uno strumento che mi piace usare e studiare”, spiega. E in effetti ha un ottimo seguito, con una media di visualizzazione dei contenuti elevata. “Provo a postare contenuti d’interesse per il mio pubblico facendo attenzione ai momenti e agli orari giusti”.
Niente lasciato al caso, dunque. Come per la sua formazione professionale: “In questi due mesi il lavoro fatto dalla PGA Italia è stato incredibile, con molti webinar organizzati. Io poi mi sono andato a cercare anche altri contenuti di qualità per migliorare in alcuni campi in cui sentivo di avere delle carenze e ho approfittato di questa pausa forzata per dare ampio spazio alla formazione. Anche perché nel golf come in tutti gli altri sport – spiega – le tecnologie stanno prendendo sempre più piede e i professionisti devono essere in grado di padroneggiarle al meglio”. Ma quali sono i trend più in voga in questo campo? “Quelle che permettono di analizzare ciò che non può essere notato da nessun occhio umano”.
Adesso però il golf, come tutto lo sport, affronta un momento delicato: “Nulla sarà più come prima, nella vita come sul green. Dovremo abituarci a vivere il golf in un altro modo. Cambierà il modo di giocare, la percezione del campo e, per noi maestri, il modo di fare lezione”. Con qualche accorgimento di natura tecnologica. “Al di là degli stick che utilizzeremo più spesso per correggere posizioni e movimenti, io mi sto organizzando con uno schermo tv e con altri materiali per dare un servizio comunque di prima qualità”.
Nella nostra Mezz’ora con Paolo Pustetto abbiamo parlato di tutto questo e di molto altro. Guardare per credere.
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