Il protagonista di Mezz’ora con… è Stefano Ianni, lombardo, ex professionista del circuito Atp, doppista educatissimo, oggi è maestro di tennis in uno dei club più prestigiosi di Miami, a Fisher Island ed è responsabile del settore tennis in un’altra struttura nello stato di New York, il Bridgehampton Golf Club.
Il territorio americano è molto vasto e ci sono grandi differenze tra uno stato e l’altro. “La situazione è molto diversa tra Florida e New York, inteso come stato e anche come città. Per questo la ripartenza non potrà essere uguale dappertutto“.
Di certo c’è che dal giorno 1 le istituzioni tennistiche made in USA si sono attivate. “All’interno della USPTA, l’associazione che al suo interno include i maestri e i professionisti che lavorano nei circoli americani, c’è molta collaborazione e coesione. Comunichiamo e ci confrontiamo molto per trovare metodi e soluzioni per partire in fretta e in sicurezza”.
Inoltre la Federazione americana ha fatto diversi sforzi economici per star vicino ai propri affiliati, senza dimenticare la fase di ripartenza. “Dalla USTA è arrivato un protocollo di massima da seguire per ripartire in tutta sicurezza ma è ovvio che poi ogni struttura al suo interno dovrà redigere il proprio a seconda delle proprie particolarità”.
In Italia come negli Stati Uniti secondo Ianni ci vorrà prudenza e un ruolo chiave sarà ricoperto dall’efficacia e dalla reperibilità dei test: “Qualcosa si sta muovendo, qui a Miami qui se vado al parcheggio del centro commerciale, che ovviamente è chiuso, posso farmi prelevare un campione di saliva direttamente dalla macchina e sapere, nel giro di un paio di giorni e via mail, se sono positivo o no”.
Questo e molto altro nella Mezz’ora di chiacchierata con Stefano Ianni
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