C’è chi lo chiama completamento automatico. In realtà Google suggest è molto più. Ti dice cosa cercano le persone online. Ma occhio alla web reputation…
Alzi la mano chi di voi non è stato influenzato almeno una volta da Google suggest e dai suoi consigli.
Mi spiego meglio: magari vorresti sapere come nascono le zanzare e, sul motore di ricerca, digiti la più classica delle query di ricerca: “zanzare come…” solo che prima di digitare “nascono” ti accorgi che Google ti suggerisce altre ricerche come, ad esempio, “zanzare come difendersi”.
E allora, con buona pace di Piero Angela, pensi che la scienza possa aspettare e decidi di scoprire come liberarti da questi fastidiosi insetti che ti ronzano nelle orecchie proprio quando stai per addormentarti.
Questo è il potere di Google suggest.
Già, perché Google suggest è un tool molto utile sia per chi usa il web per diletto che per chi lavora nel mondo della rete e del web marketing. Uno strumento assolutamente gratuito e alla portata di tutti, eppure straordinariamente prezioso. Vediamo insieme perché.
Perché è nato Google suggest?
Sai quanto vale sapere cosa cercano le persone sui motori di ricerca? Tanto da non avere prezzo. Si tratta di informazioni essenziali che qualsiasi azienda pagherebbero a peso d’oro. E Google ce l’ha. E può persino fornirtele in maniera “gratuita”.
I suggerimenti offerti da Google suggest permettono agli utenti che effettuano la ricerca di risparmiare tempo ed avere un’esperienza di navigazione ancora più user friendly. Big G, partendo forse dal presupposto (verissimo) che siamo un po’ tutti pigri davanti alla tastiera, ha pensato di offrirci uno strumento che ci evita di dover inserire frasi troppo lunghe o di preoccuparsi di controllare la corretta ortografia della nostra query.
Questo perché, oltre a suggerire i tipi di ricerca più frequenti, Google è anche in grado di farlo in caso di refusi o di keyword non complete.
Come ragiona Google suggest? Quali fattori lo influenzano?
Ma quali sono i fattori che “influenzano” i suggerimenti da parte di Google suggest? Tra i principali ci sono senz’altro:
- Frequenza
- Attualità
- Luogo
Ovvio che la frequenza con cui viene effettuata una detrminata ricerca sia un fattore decisivo, ma non è l’unico.
Alcune suggest vengono determinate anche dalla stagionalità o attualità. Nel 2012 molto probabilmente, se digitavi Londra, alcuni suggerimenti riguardavano le olimpiadi, mentre se avessi fatto la stessa ricerca poche settimane fa, probabilmente sarebbe stato l’incendio alla Grenfell Tower a farla da padrone.
Infine, cè altro fattore importante da tenere presente ed è quello legato al luogo in cui viene inserita la query di ricerca.
Suggerimenti utili davvero?
Ma veniamo al punto? Il completamento automatico offre dei suggerimenti utili davvero? In altre parole, dobbiamo fidarci di Google suggest?
Beh, se le ricerche che dobbiamo effettuare riguardano solo i nostri passatempo o il nostro divertimento, certamente sì.
Ma ricordati che Google suggest può modificare la reputazione online di persone e aziende. Nel bene e nel male, naturalmente. E oggi come oggi, tutti noi conosciamo l’importanza della comunicazione online e della web reputation.
La percezione di un brand e di un’impresa non dipende solo dalla sua comunicazione o dalle sue campagne di marketing. Certo, abbiamo visto più volte quanto conta costruire una brand identity, ma anche dai feedback e dalle opinioni degli utenti online. Grazie ai social network, le informazioni e le recensioni si propagano come un incendio virtuale.
Il successo di un’azienda dipende anche (e sopratttuto) dall’opinione di una folla enorme e parzialmente anonima. Questo ha effetti anche sul fattore di completamento automatico di Google suggest.
Sarà capitato anche a te, a volte, di incappare in suggerimenti nei quali Google associa un marchio con frodi o altri termini negativi.
Poiché il comportamento di ricerca e la frequenza di ricerca influenzano Google Suggest, questo fenomeno può essere spiegato da tendenze a breve termine.Quindi, in un certo senso, possiamo dire che gli stessi fattori di frequenza e attualità che determinano il successo di Google suggest sono anche il più grosso limite di questo tool che può mettere davvero a rischio la web reputation di persone e aziende.
E una volta rovinata, recuperare la propria reputazione online è quasi impossibile perché in rete resterà sempre traccia di aspetti negativi a volte ingiusti e ingiustificati. E anche i maghi della comunicazione e web reputation non ci metteranno mesi per mettere una pezza, ma anni…
Fidarsi è bene, ma…
Questo rischio è un po’ come quel perverso gusto che ci spinge a leggere le uniche 2 recensioni negative su un albergo o un ristorante invece di soffermarci sulle 200 positive lasciate da altri utenti.
Avrà forse un nome in psicologia questo fenomeno? Se qualcuno lo conosce, me lo faccia sapere grazie. Sono curioso ma stavolta non voglio l’aiuto di nessun completamento automatico.
E allora fidati pure di Google suggest, ma non spegnere il cervello e continua a pensare con la tua testa!