Negli anni dell’esplosione del web e dei siti su misura per tutti si è diffusa una convinzione errata. Allora, secondo molti, il sito web di un’attività rappresentava la sua vetrina. Per un certo periodo di tempo è stato così, ma adesso è chiaro che quell’assunto è (ed era già allora) sbagliato. Un sito internet non è una vetrina: questo è il punto di partenza. E allora che cos’è un sito internet? È, allo stesso tempo:
- un centro d’informazioni per chi è interessato alla tua attività;
- una bacheca digitale per chi è già “dei tuoi”;
- un salotto per incrementare la confidenza, la fiducia e la fidelizzazione dei tuoi frequentatori.
Insomma, il sito internet è come se fosse casa tua. Tutto questo preambolo però ci porta diritti a un’altra questione, la più importante. Perché è importante avere un sito Internet? Anzi, meglio: perché oggi la tua società sportiva o il tuo club non può non avere un sito web proprio? Basta un po’ di pazienza e lo capirai da solo. Procediamo punto per punto.
Alla domanda più importante risponderemo punto per punto: perché è fondamentale avere un sito internet?
Siti internet e social network
Cominciamo col dire che nell’era dei social network avere un sito internet sta alla visibilità on-line come lo yogurt sta alle vongole. Non c’entrano nulla. Il sito web non ha quasi nulla a che fare con la visibilità on-line. Per quella potrebbe bastare una solida presenza sui social network. Una pagina Facebook aggiornata, un profilo Instagram accattivante e il gioco potrebbe essere fatto.
Considera però questo: su Facebook e su Instagram, così come su tutti gli altri social network esistenti (o che stanno per nascere…), tutti noi siamo “in affitto”. Il proprietario di casa è un altro, che può decidere da un giorno all’altro di cambiare regole, politiche e perfino costi. Lo so cosa state pensando: “Figuriamoci se Facebook o Instagram potrebbero mai diventare a pagamento”.
Avete ragione, ma occhio che quando parlo di costi non intendo affatto il prezzo di un abbonamento o di una fee d’ingresso. Per cambiare i costi, a Facebook, YouTube e a tutti gli altri, basta cambiare l’algoritmo. Se a Facebook domani decidessero di far sì che i post della tua pagina raggiungano solo l’1% della tua fan base (le persone che hanno messo mi piace alla tua pagina), per avere una discreta visibilità dovresti sponsorizzare tutti i tuoi post con dei soldi. Altrimenti non te ne faresti nulla. Tradotto: costi. Ecco perché dico che i social network sono stanze in affitto, mentre un sito internet rappresenta la casa di proprietà.
Nel tuo sito web c’è solo una persona che stabilisce le regole. Il proprietario. Sì, insomma, tu stesso.
Il sito internet è il perno della strategia
Il punto è che una società sportiva, un club o un circolo non vivono di sola visibilità. Se stai leggendo queste righe non c’è bisogno che sia io a spiegartelo. Anzi, probabilmente dovresti spiegarlo tu a me. Si tratta di passione certo, ma anche di business, di attività commerciale a sfondo sportivo. Come tutte le attività commerciali, per stare in piedi, deve essere sostenibile economicamente. Come tutte le attività commerciali, per stare in piedi, deve offrire un valore al cliente e deve saperlo comunicare con efficacia.
Eccoci al punto: il sito internet oggi è il perno di una strategia di comunicazione professionale, lontana dal fai-da-te. Abbiamo detto che, a differenza di una pagina Facebook o Instagram, il sito web te lo costruisci come vuoi e come ti piace, ma soprattutto come ti serve. Lo gestisci tu, sia in termini di contenuti sia in termini di tempi d’aggiornamento. La cosa fondamentale è che ti permette di creare una base d’appoggio non soggetta a modifiche esterne per tutta la tua strategia di comunicazione.
In quest’ottica dunque il sito internet non è più una semplice vetrina, come dicevamo all’inizio. Né un biglietto da visita. Il sito web in quest’ottica diventa:
- il punto d’approdo di chi cerca sul web (magari su Google) i servizi che offri;
- il punto di partenza per la comunicazione interna;
- il collettore di informazioni utili per i tuoi clienti.
Attorno al sito web ruotano tutte le altre operatività digitali. Il sito internet è il sole della galassia della comunicazione. Attorno a esso possono muoversi le attività di e-mail marketing e newsletter, di ufficio stampa, di valorizzazione della rassegna stampa, di informazione interna ed esterna, di marketing, di sponsor e molto altro. Tutte cose che con i social soltanto, per esempio, non si potrebbero fare.
E infatti, crediateci o no, anche le strategie social ruotano attorno al sito web. I social network sono le piazze digitali dove le persone si incontrano virtualmente, si relazionano, parlano, si confrontano (ogni tanto si insultano e litigano). È proprio da lì, dalle piazze, che le stesse persone decidono in quale casa-digitale entrare. Va da sé che se la casa tu non ce l’hai, nella tua non entreranno mai.
Quanto costa avere un sito web
Ecco, adesso possiamo uscire dalla metafora della casa. Il senso dovrebbe essersi colto, Anche perché venendo all’aspetto dei costi, la metafora non è più azzeccata. Avere un sito internet, oggi, non comporta più un investimento elevato, molti servizi permettono addirittura di costruirselo in proprio. In quel caso qualche competenza specifica serve, certo, ma WordPress o Wix permettono ai più “smanettoni” di crearsi siti molto professionali in autonomia.
Gli altri possono rivolgersi ad agenzie specializzate i cui listini, pur per un lavoro ben fatto, prevedono prezzi anche al di sotto dei tre zeri. Specialmente se avete già pronti testi, loghi e fotografie. In caso contrario potrebbe volerci un piccolo sforzo in più.
E poi, parliamoci chiaro, per fare tutto ciò di cui abbiamo parlato fin qui, una società sportiva non ha bisogno di architetture informatiche complesse. Anzi: la semplicità paga sempre, soprattutto quando vogliamo spendere cifre ragionevoli. Insomma, liberissimi di spendere tutto il budget che volete, ma per avere ciò che serve non servono spese pazze.
Che cosa mettere in un sito internet
È inutile scervellarsi in strani ragionamenti complicatissimi o in complessi anglicismi. Bisogna partire dai fondamentali, cioè dalle quattro pagine più importanti per qualsiasi sito internet di qualsiasi attività commerciale o azienda:
- 1. La home page
- 2. Chi siamo
- 3. Il blog
- 4. I contatti
Poi puoi pensare di aggiungere tutto quello che vuole (è casa tua…) ma da qui non si scappa. Vediamole tutte e quattro, una pagina per volta.
La home page è quella che dà il primo impatto. Spesso la partita si gioca qui: un utente può decidere di andarsene a gambe levate oppure di dedicare 4, 5, 10 minuti della propria vita a interessarsi di te. Una buona home page, moderna, dinamica, con delle foto o magari dei video, può fare la differenza tra l’una o l’altra decisione.
La pagina del Chi siamo è quella in cui bisogna rendere chiaro perché un utente qualsiasi dovrebbe scegliere te e non altri. Nel marketing si direbbe che qui bisogna comunicare la propria “proposta unica di valore” (Unique value proposition). La tua scuola ha tecnici preparatissimi? Punta su quello. Le tue strutture sono le più all’avanguardia nel tuo settore? Punta su quello. La tua società ha la storia più prestigiosa? Valorizzala. A casa sua, come dicevamo, ognuno è libero di scegliere.
Non pensate a Chiara Ferragni o simili, il blog è semplicemente la sezione dinamica del sito, quella da aggiornare con continuità. Qui ci vanno le notizie relative all’attività, alle promozioni, a tornei, gare e manifestazioni; ma anche le info di servizio, come aperture speciali, chiusure, etc etc. È importante avere una pagina del genere, ma è anche importante non lasciare che l’ultima notizia pubblicata risalga a due settimane (o mesi…) prima. Fidati, anche nel momento più povero di eventi, c’è sempre qualcosa da dire. Se non lo sai trovare, affidati a qualcuno che sia in grado. Di solito basta un buon giornalista (se non è in grado nemmeno lui, allora può essere che sia un giornalista ma non un buon giornalista: ringrazialo e cerca qualcun altro).
La pagina dei contatti è la più importante: le 3 precedenti (e tutte le altre che deciderai di creare) servono a far arrivare qui i visitatori e gli utenti. Devono mettersi in contatto con te. Quindi scrivi chiaramente indirizzo, numero di telefono, indirizzo email. Oppure utilizza un form di contatto per essere tu poi a metterti in contatto con loro con i tempi che preferisci. Se scegli per quest’ultima strada, più funzionale ma più complicata, assicurati che funzioni.
Le caratteristiche del sito
Abbiamo parlato di che cosa mettere all’interno di un sito web di società sportive o club. Adesso vediamo come.
Partiamo dalla grafica, che deve essere accattivante e semplice. Secondo molti, noi compresi, va benissimo anche che sia minimalista. L’importante è che sia facilmente utilizzabile. La scelta del layout è essenziale, non tanto per estetica (anche l’occhio vuole la sua parte) ma soprattuto per usabilità. Questo aspetto riprende quanto ho scritto riguardo alla home page: la prima impressione spesso non è solo importante. È tutto.
Adesso parliamo di responsività. Oggi più che mai è fondamentale perché ogni sito internet nel 70% dei casi viene visualizzato dagli utenti attraverso dispositivi mobili (smartphone, tablet…) e non da un computer. Se il sito che costruiamo è responsivo, sarà in grado di adattarsi perfettamente a ogni tipo di schermo. Quel 70% di utenti consiglia vivamente di non scegliere soluzioni non responsive: in pratica finiremmo per perdere 7 utenti su 10. E dunque butteremmo nella spazzatura soldi, tempo e risorse.
Arrivati a questo punto dobbiamo prestare attenzione anche all’ottimizzazione SEO. Perché è attraversi i motori di ricerca che le persone potranno trovare la “tua casa” nel continente di internet pur senza conoscere il numero civico. Anche in questo caso ci sono regole specifiche da seguire. Questo campo è quello che meno si addice a un approccio fai-da-te. Le regole sono molte e in continuo aggiornamento (complice l’algoritmo che Google modifica con regolarità). Esiste ormai un’ampia letteratura in materia, tanto ampia da riempire una biblioteca. Se anche mi dilungassi all’infinito in questo campo, potremmo soltanto scalfire la superficie della questione. Quindi basti sapere, in questa sede, che tutto ciò che compone un sito internet (testi, immagini, link e molto altro ancora…) incidono sulla SEO. E di conseguenza su quante persone saranno in grado di trovarti.
Conclusioni
Eravamo partiti sostenendo che il sito web non è una semplice vetrina. E che rappresenta il perno sul quale dovrebbe fare leva tutta la strategia comunicativa.
- Abbiamo detto che il sito web diventa il punto d’approdo di chi cerca sul web te e i tuoi concorrenti utilizzando Google e altri motori di ricerca.
- Abbiamo detto che il sito internet è fondamentale perché è il collettore di informazioni utili per i tuoi clienti futuri. Attraverso una Home page chiara e accattivante e a una pagina “Chi siamo” ben fatta puoi spiegare perché dovrebbero scegliere te tra tutte le varie opzioni a disposizione.
- Infine, abbiamo detto che il sito web ufficiale è il punto di partenza per la comunicazione interna ed esterna. E che grazie alla pagina blog e alle newsletter il sito diventa una vera e propria bacheca on-line consultabile da tutti i frequentatori in ogni momento.
C’è ancora una cosa di cui non abbiamo parlato, ma è importante. Una chicca finale, banale ma non scontata. Il sito web è anche uno spazio utile a dare visibilità ai propri sponsor. Uno o più loghi (o banner) ben posizionati all’interno delle pagine web possono valere più della sola prospettiva di appendere uno striscione a fondo campo durante un torneo.
Adesso la domanda vera è un’altra. Esiste anche solo un motivo reale per cui, nel 2020, una struttura sportiva possa rinunciare a un sito internet ben fatto (e aggiornato) o farne a meno del tutto?