Avere sempre il polso della situazione su che cosa gli altri dicono di te è importante. Uno dei compiti principali di chi si occupa di ufficio stampa e degli addetti alle Media Relations è quello di segnalare tutte le informazioni non veritiere, incontrollate e non conformi. Se nona addirittura chiedere una rettifica in casi di particolare gravità (ma questa è un’altra storia). Il tutto ovviamente oltre a veicolare le notizie secondo tempi e modi che coniughino le esigenze del cliente con quelle dei giornalisti.
Una volta individuate queste informazioni non veritiere, bisogna procedere quanto prima – ma senza affanni – all’invio di una comunicazione che ristabilisca la loro correttezza sostanziale. Non solo: è buona norma che la ‘correzione’ di un’informazione sbagliata venga comunicata da parte dell’ufficio stampa a tutti i player della comunicazione coinvolti nel proprio mercato di riferimento.
Se per esempio un sito web o una testata giornalistica riporta un’informazione non corretta, è buona cosa inviare a tutta la mailing list (interessata a quel settore) l’informazione corretta con tutti i crismi dell’ufficialità e della veridicità, così da non lasciare spazio a dubbi e incomprensioni riguardo a quale sia la voce e la posizione ufficiale del cliente.
La comunicazione correttiva da parte dell’ufficio stampa
Ma come un buon ufficio stampa dovrebbe costruire una efficace comunicazione correttiva? Ecco, intanto non precisazione: non stiamo parlando di rettifica: quella prevede una procedura a sé e ben regolata dalla legge dello stato, oltre che dalla deontologia professionale di chi fa il giornalista. Specificato che non stiamo parlando di richiedere una rettifica, ma di ‘correggere’ un’informazione sbagliata, per farlo bisogna saper coniugare le esigenze del cliente e le peculiarità del lavoro giornalistico svolto dalle persone con cui ti stai interfacciando.
Beh, partiamo dal tono della comunicazione che stiamo per inviare. Deve essere:
- ☑️ educato ma fermo
- ☑️ non arrogante né saccente
- ☑️ coerente con il resto della comunicazione
Le info che l’ufficio stampa deve rendere chiare
Poi bisogna rendere subito chiaro chi sta precisando l’informazione in questione ed eventualmente a nome di chi lo fa:
- 🔘 un referente specifico
- 🔘 un organismo
- 🔘 un reparto
- 🔘 il brand nel suo insieme
E infine è sempre giusto chiarire quali sono le fonti accreditate per veicolare informazioni che possano considerarsi ufficiali e veritiere, così che nel futuro possano limitarsi al minimo le occasioni di spargimento di informazioni non verificate.
In tutto questo però un buon ufficio stampa deve sempre tenere presente anche il lavoro di chi ‘sta dall’altra parte’, giornalisti che possono avere le loro fonti, le loro metodologie di ricerca e di conferma e non solo.
Correggere subito (e bene) per evitare problemi futuri
Non conoscere queste dinamiche può creare parecchi problemi che addirittura possono risultare nel deterioramento di rapporti, partnership e collaborazioni. Così, per una banale risposta scomposta e incurante delle regole d’ingaggio da parte di un ufficio stampa sprovveduto o poco professionale, la visibilità e la credibilità del vostro cliente a mezzo stampa potrebbero risultare gravemente danneggiata.
Non tenere presente tutto questo, o non essere in grado di gestire queste situazioni rapidamente e puntualmente, può diventare un grosso problema anche sul medio e lungo termine.